Ciao ragazzi! 
Tempo per un altro post! Lascio a Jle il racconto del nostro secondo raduno Vancouverita di italiani conosciuti tramite il nostro blog! 
Ciao carissimi, qui Jle!
Dopo 2 mesetti dal primo raduno degli italiani a Vancouver, ieri sera c’è stato l’evento 2.0 a Yaletown!
Che dirvi…E’ stata un’altra grande emozione sia per me che per Diego! Un gran bel gruppo di 31 persone , il doppio circa del primo raduno ma un successo uguale se non più grande! Come già vi dicevo l’altra volta, è stato un sogno realizzato, una concretizzazione di quello che era rimasto confinato dietro ad uno schermo, insomma confermo tutte le bellissime emozioni che avevamo provato nel primo incontro!
Vi ringrazio tutti di cuore per aver partecipato, siete stati fantastici e mi ha fatto un immenso piacere conoscervi di persona! Inutile dire che dobbiamo tenerci in contatto, continuare a scambiarci consigli, info e perchè no, sostenerci in questa grande avventura canadese che ci accomuna!
Diario da Vancouver – Raduno 2.0 – 27.07.2012 Yaletown! We love you!!
Per chi non c’era, non preoccupatevi, prossimamente vedremo di organizzare un’altro incontro, magari una domenica pomeriggio in un parco (visto che qui i parchi non mancano!) in modo da dare l’opportunità anche a chi ha dei bimbi di poter stare in compagnia senza preoccuparsi dell’ora tarda 🙂
Grazie grazie e grazie di cuore a tutti!!
…e ora lascio la “parola” a Diego,
un abbraccio forte a tutti, a chi è in Italia e ci segue sempre, a chi ha già fatto il grande salto e a chi lo sta per fare!
a presto, Jle
              
Diego:
Un ringraziamento a tutti quelli che ci seguono, che ci commentano, che ci scrivono e che ci incontrano… abbiamo raggiunto le 100’000 visite (al solito, 350 secondo la procura 🙂 ) da quando abbiamo aperto il nostro Diario. E’ tutto iniziato per gioco ed adesso abbiamo creato una community di persone speciali che condividono un obiettivo comune. Anche se più di qualche consiglio, qualche sommaria informazione non possiamo dare (ci stiamo comunque attrezzando per dare qualche altro servizio), troviamo che confrontarsi e conoscere altre persone in modo da avere una sorta di punto d’appoggio sia importante per superare un passo così importante.

 Per questo grazie a tutti voi!!

Innanzitutto volevo ricordare a tutti i nostri followers che abbiamo aperto sia la pagina Facebook che la pagina Google+ i cui link possono essere trovati nella colonna destra del nostro blog oppure qua: 
Altra informazione di servizio, molto molto importante, che può far risparmiare tempo a noi per le risposte e a voi mentre aspettate una risposta da noi. 
Non fateci domande alle quali potete rispondervi FACILMENTE da soli! Allo stesso modo in cui avete trovato il nostro blog, potete trovare la risposta ai vostri dubbi:
Toronto è in Ontario? Cosa significa xxx(termine a caso)? Quanti gradi ci sono a yyy(località canadese)? C’è il mare? 
Google maps, Wikipedia, The Weather Channel ed altri servizi simili possono facilmente aiutarvi a trovare queste risposte! 
Quindi non abbiatene a male ma non aspettatevi risposta a questo genere di domande! 
Allo stesso modo, domande già fatte ed alle quali la risposta è già stata data, saranno rimandate ad una più attenta lettura del blog, non per cattiveria, ma per far risparmiare tempo a noi ed a voi!
Ultimamente abbiamo ricevuto un sacco di domande sul costo della vita qua a Vancouver e su che stipendio uno deve avere per farsi una vita dignitosa. 
Gnocchi con ricotta affumicata
Dopo un anno passato qua ci siamo fatti l’idea che il costo della vita qua può essere comparato a quello di una grande città italiana (ma purtroppo una famiglia di 4 persone non può sbarcare il lunario con 1000 dollari al mese). Vivendo vicino al centro città, tutto costa di più, spostandosi verso la periferia i costi sono sensibilmente inferiori. 
Per quanto riguarda i beni primari i costi sono simili a quelli italiani: latte, pasta, verdure, farina…
La carne di manzo costa tendenzialmente di meno mentre quella di pollo di più (12-14$/kg per il petto).
Formaggi, alcool e sigarette costano ALMENO il doppio di quello che costano in Italia. 
Naturalmente i beni importati costano leggermente di più ( per del prosciutto di Parma ad es. si paga 5-6$ ogni 100g). La pasta Garofolo da Costco costa 8$ per 3kg.
Alla fine per una spesa alimentare si spende come in italia, evitando i formaggi! 😀
Tutto questo sapendo dove andare a comprare le cose naturalmente: ci sono catene come Buy-low foods, Real Canadian Superstore, Safeway o Save On Foods (anche se per queste è meglio avere la tessera) che hanno prezzi accessibili.
Stesso discorso per l’abbigliamento, a seconda dei negozi e delle offerte è possibile trovare buoni prezzi. 
Gli affitti sono comparabili ad una grande città: noi, ad esempio, viviamo in un seminterrato con 2 camere, non grandissimo ma con tutte le spese incluse e lavanderia 1 volta a settimana pagando 1000$ al mese. Siamo a South Burnaby, a 15km dal centro in una zona vicina allo Skytrain. Cercando qualcosa nella zona east vancouver/burnaby , per un bicamere spazioso si dovrebbe andare a pagare sui 1200-1300 al mese, spese incluse.
Jle e il gelato 😀 (5,60$ tasse incluse!)
Assicurazione della macchina: non abbiamo la patente ancora, ma fonti vicine a noi (grazie Federico) ci informano che come costi siamo sugli stessi livelli di una macchina immatricolata in una città come Padova o Milano. C’è da dire che portando prova che avete la patente italiana da un certo numero di anni e portando anche il vostro attestato di rischio dell’ACI, vi possono dare degli sconti come se aveste già dei precedenti in Canada. Il premio dovrebbe scendere del 5% ogni anno senza incidenti, e naturalmente dipende da cilindrata e da quanto vecchia è la macchina… correggetemi se sbaglio!
STIPENDI: Qua dipende da che posizione occupate, che specializzazione avete, la vostra anzianità ecc… lo stipendio minimo in BC è 10$/hr lordi. 
Ci sono sgravi fiscali se non guadagnate abbastanza (ad esempio se non guadagnate più di 30k$ all’anno mi pare non ci siano tasse da pagare e sotto una certa soglia ti restituiscono anche una somma stimata delle tasse sugli acquisti che hai effettuato in BC) 
Come riferimento per gli stipendi potete visitare questo sito:
Per avere una prima impressione di che lavori sono richiesti in Canada potete visitare sempre lo stesso sito:
Per quanto riguarda la ricerca di lavoro, qua in Canada, come negli States, è apprezzato fare opera di “allisciaggio” tramite cover letter e thank you letter da associare rispettivamente quando si manda un curriculum (resume) e dopo aver sostenuto un colloquio. Ma cos’è una cover letter? E’ semplicemente uno scritto che associate al vostro resume dove fate un riassunto di quali sono i vostri punti di forza, del perché avete fatto richiesta per quel lavoro e che valori potete portare all’azienda. Ci sono svariate guide su come stendere una cover letter, ne elenco qualcuna trovata in linea:
Sono guide ed esempi in inglese, non sono la stessa cosa in italiano quindi sarà anche un buon esercizio per la vostra seconda lingua! 
Per una guida su come scrivere il CV, potete dare un’occhiata al mio qua a destra (o qui) o seguire le guide online (ad esempio quella di italiansinfuga) cercando “how to build a resume” su Google. Il Service Canada  (lo stesso dove fate il SIN) ha delle guide abbastanza indicative su come costruire e strutturare il resume. Nel mio caso mi hanno anche aiutato a farlo, strutturandolo come loro ritenevano opportuno aggratis! 
La thank you letter è un’altra formalità con la quale si ringrazia il datore di lavoro per l’opportunità data avendoci contattato per il colloquio, dove cerchiamo un’altra volta di attirare l’attenzione su di noi piuttosto che su altri candidati.
Naturalmente ci sono alcuni datori che prestano attenzione a queste cose mentre altri sono attenti solo alle vostre esperienze… insomma farla fa capire a chi la mandate che avete comunque perso un po’ di tempo per fare quella domanda e non vi siete limitati a sparare resume a raffica.
Un’altra domanda che ci è stata posta in più di un’occasione è la seguente:
E’ meglio se cerco lavoro dall’Italia oppure lo cerco da li?
Casetta vicino a Commercial
Come detto venire qua e trovare lavoro per uno straniero è questione di fortuna. A maggior ragione lo è cercarlo e trovarlo dall’Italia. A meno che non si tratti di posizioni altamente specializzate, è difficile che si assuma qualcuno che risiede all’estero. Anche per il fatto che il datore di lavoro deve perdere un po’ di tempo a raccogliere le carte che servono per il vostro permesso di lavoro. 
Essere fisicamente qua, conoscere persone e spargere la voce di chi siete, cosa fate e cosa state cercando è fondamentale. Qualsiasi interesse o specialità abbiate qua può diventare un lavoro che vi può cambiare la vita… dopotutto siamo o non siamo in America? 
Quindi se avete la possibilità di venire qua per un periodo a farvi un’idea di come si vive e di come è il mercato, è di sicuro la cosa migliore. Avere una specializzazione in lavori tecnici o essere artigiani vi da’ punti in più, dato che in Canada c’è carenza di queste figure (idraulici, falegnami, carpentieri, saldatori, elettricisti etc…)
FRODI: State sempre e comunque attenti a chi vi propone… l’America. Se c’è qualcuno che vi dice 
Per xxxx€ ti faccio venire in Canada e ti cerco un lavoro… 
fate attenzione. Non è detto che sia una frode ma sicuramente dovrebbe farvi alzare le antenne. Se questa persona è onesta, comunque ricercare un datore che vi sponsorizzi, magari un alloggio per i primi tempi e informarvi sul processo al quale andrete incontro per l’immigrazione, sono cose che portano via tempo e che quindi avrebbero ragione di essere retribuite. D’altro canto, una persona che non conoscete che vi fa un’offerta del genere è quantomeno sospetta… e noi italiani, triste a dirlo, siamo esperti nel settore. Quindi se avete opportunità di questo genere state sempre attenti e cercate di avere più garanzie possibili. NON deve essere per forza una truffa ma state sempre all’erta! Specialmente se vi chiedono anticipi di soldi (come ad esempio su Craigslist per gli appartamenti). Come dicono sul sito dell’Immigration Canada: If it’s too good to be true, probably it’s not
Infine, un pensiero sulla nostra Italia… che ci rende tanto orgogliosi quando siamo all’estero ed al contempo ci fa così tanto schifo quando la viviamo ogni giorno sulla nostra pelle (scusate se uso il “noi”, ma mi sento di esprimere il pensiero di molti di quelli che ci scrivono). 
Voglio citare un commento di un nostro lettore, Davide:
Ragazzi qua è un macello, è sempre più nera e non si vede la luce in fondo a sto cavolo di tunnel. A livello di politica siamo arretrati da anni, si parla ancora di divisioni tra nord e sud quando non abbiamo capito che in Europa siamo trattati come noi trattiamo con disprezzo e superiorità i “diversi”. Io abito in una città di 50.000 abitanti che è un po lo specchio del nostro Bel Paese: va avanti chi è più furbo o chi è più ignorante (non sempre a livello culturale ma anche a livello di modi di fare), rispettare le regole è una cosa che ormai fanno in pochi e quando succede si viene etichettati come imbecilli o idioti e mille altre cose che se siete emigrati o lo state per fare sapete anche meglio di me. Io non voglio crescere cosi ma specialmente con che coraggio posso anche minimamente pensare di tirar su una vita lavorativa e una famiglia in un clima come questo dove io sono sempre più emarginato perchè rispettoso delle regole, non “furbo” e non amico di nessuno di potente? 
A Marzo la laurea e a Aprile/Maggio la partenza perchè non ce la faccio più, dell’Italia…anzi…di QUESTA Italia e dell’italiano medio. Pochi giorni fa sono tornati i miei zii da Hamilton (vicino Toronto) dove vivono da sempre e raccontavano di piccolezze sulla civile convivenza degli individui che dovrebbero essere scontate e invece qui vengono completamente distrutte dal menefreghismo generale. Perdonate questo sfogo ma ormai è un pianto, la morte di un paese che alla fine se l’è cercata abbastanza. 
Non voglio fare politica perchè non sono il tipo ma Berlusconi torna in campo con una nonchalance assurda nonostante tutto e gli italiani sembra che si siano dimenticati del perchè è stato tirato dentro Monti…anzi, moltissimi pregano per un ritorno di B.! Ma dove siamo finiti?! Come fa un paese a sperare di andare avanti quando CHIUNQUE (destra, sinistra e centro) si butta in politica solo per mangiare e far mangiare amici e parenti?! In Germania è venuto fuori che uno ha falsificato un voto all’università e si è auto assolto dall’incarico e non si è fatto più vedere…qui più sei indagato e più sei in alto! Per citare una canzone: “in Italia vince il teorema dell’infame, dove chi denuncia i crimini diventa un criminale” ed è proprio vero, appena uno si becca una pena giustissima diventa incredibilmente il cocco di televisioni, giornali ecc e viene innalzato a Dio in terra e protetto del popolo. Corona dovrebbe marcire in galera e invece viene trattato come un idolo! No! Mai più! Mai più preso in giro in questo modo! Magari fallirò e tornerò qui con la coda tra le gambe ma devo provarci, non potrei guardare più nessuno in faccia dalla vergogna se mi arrendessi subito a quest’Italia marcia!
Mi sento troppo preso in giro, perdonatemi ma sono stufo di tutto ciò.
Lo so che Vancouver non è il paese dei balocchi dove tutto viene regalato e tutto è facile ma sono motivato, ho voglia di fare e pronto a fare di tutto per strappare un pezzo di carta che mi tenga lontano dallo schifo. Per citare un vecchio post di Jle e Diego (che appena mi prendo dei soldi da dei video che ho fatto vi faccio una donazione via paypal perchè ve lo meritate) “chi arriva dall’Italia ha un pregio: qualsiasi cosa dovrà affrontare in Canada in negativo, in Italia l’ha già vissuta 10 volte peggio!”
Daje tutta, ragazzi!
E’ esattamente il pensiero che ci ha spinto ad abbandonare il nostro paese. Quando siamo atterrati a Vancouver ci vergognavamo ad essere italiani. Vivere così a lungo in una situazione simile ci aveva schifato. A casa nostra eppure così lontani dai valori e dagli insegnamenti dei nostri genitori. Di solito cito De Andrè che diceva:-non è che i giovani d’oggi non hanno più valori… è che quelli della nostra generazione non capiscono i valori della generazione successiva-. E’ qualcosa che sbandiero ed al quale cerco di attaccarmi quando non condivido o non capisco qualcosa. Tuttavia ritengo che valori come educazione, rispetto per il tuo prossimo siano universali e si stiano perdendo, proprio per colpa di esempi negativi in posti strategici per la formazione del futuro del nostro paese. Come facciamo ad andare avanti così? Come fanno a fregarsene di milioni di italiani? Come facciamo noi a fregarcene del nostro futuro e, per estensione, di quello dei nostri figli? Vivere qua ti fa riapprezzare il fatto di essere italiano, qua noi siamo riconosciuti ancora come portatori di valori positivi: cibo, vini, moda, macchine, stile… e la storia stessa ci dice che avremmo potuto essere sulla cresta del mondo, cavalcando tutto ciò che di buono la nostra nazione ed i nostri predecessori hanno fatto nei secoli (grandi inventori, ricercatori, architetti, storici, scrittori, scenografi, registi, artisti… e chi più ne ha più ne metta). Si può dire che tutti amano l’Italia, tranne gli italiani.
Mio fratello di 17 anni qualche mese fa, dice a mia mamma: -ma perché ci hai insegnato queste cose (rispetto, educazione)? Sai cosa potremmo fare adesso se fossimo senza scrupoli? Sai dove saremmo?- Lui scherzava… ma è lo specchio di una triste realtà dove il furbo va avanti sulle spalle del più debole. Sta diventando (lo è già) una guerra fra poveri, ci stanno mettendo gli uni contro gli altri… “divide et impera“, la storia insegna… ma dovevamo impararlo noi, non loro.
Parlare di politica è come sfondare una porta aperta, lo so… ma è difficile trattenersi di fronte allo scempio ed alla marea di brave persone che esondano dall’Italia per raggiungere altri lidi… 
Beh, dopo anche il consueto sfogo… vi saluto e vi abbraccio forte forte! Grazie anche da parte mia per il secondo raduno degli amici del nostro blog: neppure a farlo apposta abbiamo anche raggiunto le 100’000 visite, quindi può considerarsi una festa per il Diario!! Ce ne saranno altre!
Stay tuned, my friends!
Diego
  • Bravo Diego condivido ciò che hai scritto sull’Italia. La cosa che mi fa incazzare, e che aggiungerei alle tue parole è che stiamo regalando il nostro paese agli altri… non voglio essere razzista, ma ad esempio qui in Canada c’è un protezionismo così forte verso i propri giovani (in Italia non esiste) che rende difficile anche la nostra integrazione qui. Noi che veniamo qui con una valigia piena di voglia di fare, con la laurea in tasca e con una cultura generale che qui se la sognano, mentre i ragazzi canadesi sono per nominata abbastanza pigri e sfaticati, oltre ad essere un pò ignorantelli. Ebbene si, noi italiani abbiamo una marcia in più che qui può fare la differenza, ma poi a metterci i bastoni tra le ruote è il governo canadese con le sue leggi sull’immigrazione così rigide per chi vuole tarsferirsi.
    Se i governi italiani, al tempo avessero adottato misure protezionistiche sia nei confronti dei giovani italiani, sia nei confronti del mercato del lavoro, ora lo stipendio minimo in Italia non sarebbe di 800 euro, e non ci sarebbe l’immgrato di turno ad accettare una paga così bassa.

    PS: Diego l’attestato di rischio non te lo rilascia l’ACI, ma la tua assicurazione. Ad esempio a me Directline mi ha rilasciato direttamente l’attestato di rischio in inglese. Il problema è riuscire a farsi fare una lettera in cui l’assicurazione descriva la vostra storia alla guida di un veicolo negli ultimi 10 anni. Perchè 10 anni? Perchè il massimo di sconto che si ottiene da Autoplan, l’assicurazione dell’ICBC (la motorizzazione civile del British Columbia), è il 43-45% considerando il 5% ogni anno senza incidenti.
    Per cui chi avesse intenzione di venire qui e comprarsi una macchina in futuro, si faccia rilasciare tutta la documentazione dall’assicurazione.
    Qua l’HST si paga anche sulle macchine usate se le comprate al concessionario, altrimenti se comprate da un privato potete fare aumm aumm… una volta acquistata l’auto usata dal concessionario si hanno a disposizione 30 giorni per il “change of mind” cioè se entro 30 giorni ci ripensate, portate l’auto al concessionario e loro vi ridaranno tutti i soldi.
    Altra cosa importante quando si compra una macchina è richiedere il “lean check” e il “accidente check”. Potete farlo voi direttamente andando su http://www.carproof.com ed inserendo il numero di telaio. Ovviamente è una visura tipo quella al PRA, ma più completa. Vi racconta tutta la storia della vostra auto, da quando è stata prodotta al giorno che la state acquistando. Nel “lean check” sono segnalati tutti i prestiti ipotecari sull’auto ed ovviamente se c’è un prestito non estinto sulla macchina che vi state apprestando ad acquistare, sarete voi a dover finir di pagare il finanziamento. Attenti all fregature!
    L’accident check invece vi segnala tutti gli incidenti occorsi alla macchina che starete per acquistare. Incidenti sotto i 1000 $ non vengono segalati.
    Il mercato dell’usato qui è vastissimo e molto attivo. I prezzi mantengono parecchio, ma si trovano anche gli affari.
    Qui una macchina con 100mila km in 10 anni viene considerata un’ottima auto, mentre una con 100mila km in 2 anni viene considerata un bidone. Le auto manuali costano di meno perch non le vuole nessuno, quindi chi non ama il cambio automatico qui potrebbe trovare l’affare.

    Scusa Diego se ne ho approfittato… spero di averti sfangato parecchie email sulla questione auto. Per le moto è lo stesso o quasi…

    • Ciao Federico.
      Sto per comprare un’auto usata e non ne capisco un’acca di motori. Mi sono buttata su quella più economica possibile, una Toyota del ’91 a 1200$ (che se sapevo contrattare misà che me la dava anche per 1000$). Devo fare l’assicurazione da non residente (sono qui da turista) e un preventivo che mi hanno fatto è di circa 600$ per 4 mesi, purtroppo l’assicurazione della mia auto in Italia è a nome di mia mamma porca paletta!
      Comunque credo che me lo hanno caricato troppo, ad esempio mi hanno messo 2,000,000$ di copertura verso terzi, quando mi sembra di aver capito che il minimo è 1,000,000$. Più “collision” e “comprehensive” che credo non siano obbligatorie, ma ripeto non ci capisco nulla! Domani vado a farmi fare un preventivo da un’altra parte.
      Inoltre la signora dell’assicurazione mi ha detto che se anche compro da un privato, devo comunque pagare la tassa, quando vado a fare il passaggio di proprietà. Mi ha infatto dato un modulo da compilare “Transfer/Tax Form”.
      Comunque per chi si chiede perché compro un’auto, la risposta è che in ogni caso mi conviene più del noleggio, che si prende 1100$ al mese (250$ per tenerla 5 giorni in più) più altri costi aggiuntivi una tantum.
      La miglior cosa sarebbe stata acquistarla appena arrivata, ma ormai è andata così.

    • Andrea

      Io mii son già fatto rilasciare la dichiarazione dalla motorizzazione in cui dichiarano che ho la patente da più di due anni…dovrò solo farla tradurre e legalizzare dal consolato quando arrivo. Spero d avere l’attestato di rischio in inglese al più presto

    • Ciao Silvy,
      allora procediamo per gradi:
      – vero che puoi avere un massimale inferiore a 2 milioni, vero anche che se provochi un incidente mortale mandando fuori strada un autobus di avvocati, uccidendoli tutti, i quali si recavano ad un meeting mondiale sulla pace nel mondo potrebbero non bastarti per ripagare i danni.
      Quindi quella è una cosa soggettiva, in base a quanto vuoi essere sicura e a quanti ti senti sicura.
      – Il prezzo è altino per 4 mesi, considerando che la tua macchina ha un valore di solo 1000 dollari contro danni da furto o incendio…
      – Questione macchina. Quei la Toyota Corolla, come la Honda Civic di fine anni 90 o anche prima vengono chiamati POS (Piece of Shit). La cosa che devi vedere di una macchina di 20 anni sono i km, lo stato della carrozzeria se priva di ruggine, ovviamente il motore, e gli interni… le gomme se sono consumate le devi cambiare che se ti ferma la Polizia son dolori… insomma anche se è una macchina di 20 anni, può lavorare come una di 5 anni o meno, l’importante è che sia sicura e non ti lasci a piedi.
      – La questione tasse che dici tu è vera, anche se acquisti da un privato, ma se hai un amico caro che ti fa il favore di dichiarare che lui sta acquistando quell’auto per te a scopo di regalartela, non paghi l’HST. 😉 A questo mi riferivo con aumm aumm.

    • Grazie per le info Federico! Non ho alcun amico qui, altrimenti mi sarei fatta aiutare con questo acquisto!
      L’auto che ho visto ha ruggine, ma che importa se cammina bene? Mi possono dare noia se mi fermano?
      Mi sta venendo il dubbio riguardo le gomme che in effetti mi ha detto che sono abbastanza andate. Però a Dicembre comunque devo tornare in Italia e ancora non sono sicura se tornerò. Se poi torno vedo il da farsi. Inoltre se davvero decido di riavvicinarmi a Vancouver, probabile che lì userò i mezzi pubblici. Avevo visto anche una GMC Yukon ma costava il doppio. E poi non so perché ma le GMC non mi ispirano molto…

  • Salve Ragazzi,
    scusatemi se sono un po’ OT, ma volevo chiedere a chiunque è famigliare col Canada dove conviene cambiare Euro in Dollari Canadesi. Fino a pochi anni fa cambiavo tranquillamente in aeroporto in quanto avevo una tariffa agevolata come dipendente aeroportuale. Ora a quanto pare c’è un mezzo monopolio di uffici di cambio e mi sono sentito un po’ puntare la pistola alla tempia con le condizioni di che fanno. Sapevo che la posta aveva un tasso buono, ma ho scoperto che fa solo 4 valute tra cui non c’è il CAD. La mia banca è online e con quello che mi costa farlo in un’altra banca mi conviene fare un prelievo direttamente oltreoceano. Mi chiedevo se ci sono dei chioschetti o uffici cambio non troppo ladri al di la dell’atlantico.
    Grazie a chiunque mi possa dare una dritta. Spero di conoscervi in una delle mie prossime vacanze, per questo giro solo una toccata e fuga nel grande paese…
    E sempre complimenti per il vostro blog che leggo ormai con assiduità, non vi conosco ma vi sento molto vicini! In bocca al lupo per tutto!

    Andrea

    • Come dicevo ad Andrea tramite FB, purtroppo non so dargli indicazioni in merito a questo in quanto noi abbiamo cambiato qualche centinaio di dollari tramite la nostra banca e poi ci siamo armati di carta di credito.

      Chiedo a voi cari lettori se avete esperienza e suggerimenti in merito di dare una risposta ad Andrea 🙂

      Grazie mille a todos!

      Jle

    • Allora, io ti parlo per esperienza personale perchè ho fatto così. Io ho aperto un conto corrente alle Poste Svizzere (www.postfinance.ch) che mi da la possibilità di avere un conto subordinato in Dollari Canadesi. Praticamente ho il principale in Euro e il subordinato in CAD. Su quello in euro ho il bancomat che posso utilizzare anche qua in Canada. Quello che ho fatto per portarmi i soldi qui, ho effettuato bonifici dall’Italia (MPS) alla Svizzera al conto in Euro, da quello in Euro ho passato i soldi a quello in CAD (ho pagato 1 centesimo ogni euro cambiato di commissione e il cambio è immediato e rispecchia il forex del giorno prima). E da quello svizzero in CAD ho fatto il bonifico a quello canadese che ho aperto qui su Toronto Dominion. Il giro è lungo e per qualcuno potrebbe sembrare complicato, ma è l’unico sistema per non regalare soldi ai chioschetti del Money Exchange dell’aeroporto. Io appena arrivato a Vancouver avevo 700 euro contanti. Li ho cambiati qui in aeroporto e mi si sono presi 70 euro di commissioni su 700 euro! LADRI!

  • Ciao ragazzi,
    forse al prossimo raduno ci sarò anche io, chissà… Sono ancora indecisa se spostarmi restando qui in provincia o tornare verso la civiltà moderna 🙂 Certo Vancouver offre molte più opportunità sia a livello di lavoro che di svago, ma qui il paesaggio è davvero meraviglioso! Ogni volta che prendo il ferry che attraversa il lago, mi chiedo come posso rinunciare a tanta bellezza a portata di mano! Mi rispondo che anche non lontano da Vancouver ci sono altrettante bellezze, e la stessa città offre un’ampia dose di natura seppur in misura ridotta. Mi sono data tutto agosto per pensarci, quindi è probabile che a settembre sarò lì! XD
    Riguardo alle parole di Davide, caxxo quanto fanno male, perché colpiscono proprio lì nel segno, dando voce esattamente ai miei pensieri. Tralasciando la politica (che sennò divento Mrs Hulk), quanto dice il fratello di Diego è proprio quello che ho pensato io una volta entrata a tutti gli effetti nel mondo degli “adulti”. Ho voluto a tutti i costi diventare indipendente, aprire una mia attività, per prendermi poco dopo una sonora batosta sui valori che mi sono stati inculcati dai miei genitori (commercianti da sempre): onestà, schiettezza, umiltà, disponibilità, lavorare sodo perché se ti impegni tanto allora guadagni (non parlo soltanto di soldi). Si sono rivelate tutte favole non meno fantasiose di Cenerentola o Biancaneve. E’ stato un duro colpo per me, che mi ha fatto perdere fiducia nel mondo e nella vita. Ma sapete com’è, quando si tocca il fondo non si può fare altro che risalire. La maggior parte delle volte.
    Chiudendo questa triste parentesi, passo alla mia domanda: non ho capito se la letterina col resume la si manda DOPO il colloquio, o anche subito, cioè leggo un annuncio e invio CV con lettera.
    Riguardo alle info io vivo in simbiosi con google map che ti indica anche i bus di solito, e con questo sito per le previsioni del tempo:
    http://www.theweathernetwork.com/weather/cabc0308
    (vedo che lì fa freschino, qua in montagna arriviamo a sfiorare i 30°)
    Cercherò di mettere in piedi al più presto la mia paginetta delle FAQ più frivole, e spero vi parteciperete!
    A presto, e come sempre grazie per il vostro lavoro!

    • Ciao Silvy,
      come sai ancora non sono a Vancouver ma avevo provato tempo fa a inviare CV dall’Italia verso il Canada e quindi a questa ti posso rispondere.
      Sostanzialmente: Il Resume si invia con una Cover Letter (in pratica quella che anni fa si usava anche in Italia e che veniva definita “lettere di presentazione”). Nella Cover Letter cerchi di attirare l’attenzione sulla tua candidatura e sul tuo Resume, anticipando le tue doti e spiegando perchè hai deciso di sottoporre il tuo Resume proprio all’Hiring Manager di quella azienda. Da quello che so non deve essere un “papiro”, ma una piccola lettera di introduzione alla tua candidatura.
      Una volta fatto il colloquio, nel giro di un paio di giorni si spedisce la “Thanks letter” alla persona che hai incontrato. Nella Thanks letter ringrazi (altrimenti che Thanks sarebbe 🙂 ) per l’opportunità che hai avuto,ribadisci i tuoi punti di forza e quanto ti senti portata per quel lavoro (insomma, come diceva Diego…lisci il pelo all’Hiring Manager).
      Se cerchi on-line trovi un botto di esempi, addirittura specifici per profilo e campo lavorativo.
      Spero di esserti stato utile e di non aver detto troppe inesattezze.
      Come sempre, chi ne sa di più eventualmente mi corregga! 😉

    • Grazie mille Enzo,
      non potevi dare risposta più esauriente 🙂

      Jle

    • Andrea

      Online è il regno degli esempi specifici ben fatti! ottimo post Enzo.

    • Internet è la fonte universale di tutto (o quasi)!! :))

    • io cover letter e resume li ho fatti utilizzando il template che puoi trovare e scaricare registrandoti sul sito di Job Bank http://www.jobbank.gc.ca/intro-eng.aspx se non li trovate posso inviarli a Diego e Jle che li possono mettere a disposizione sul blog.
      La thanks letter io non l’ho spedita, sono andato direttamente a ringraziare di persona un paio di giorni dopo perchè qui è vero che più di fai vedere e più mostri di essere interessato al lavoro.

    • Grazie mille a tutti per le info. Adesso devo solo trovare la voglia e la concentrazione per mettermici al lavoro. Queste non si trovano on-line? 😛

    • Andrea

      Federico, io invece avevo trovato i template su un sito di lavoro UK, solo che nn ritrovo piu il link

  • non posso che essere d’accordo con il pensiero di Davide, ormai l’Italia è un paese per vecchi, forse nemmeno più per loro.
    Grazie per il blog!

  • Ciao, vi ho scoperto da poco cercando e leggendo di Italiani in fuga dall’Italia. Ho 42 anni vivo a Bologna e dopo 17 anni da impiegato nel classico posto fisso che tutti (qui) vorrebbero con tutto il cuore, decisi di prendere l’aspettativa e aprire una piccola piadineria con produzione propria anche di insalate e zuppe. Tralasciando il discorso burocratico a dir poco pazzesco che abbiamo dovuto affrontare per aprire un locale così semplice di 40mq (Bologna a riguardo è probabilmente una delle città Italiane più restrittive nelle regole, regole che tra l’altro sono spesso a interpretazione, quindi con il tecnico “A” si ha una risposta, con il tecnico “B” una diversa..) e tralasciando il discorso “spese assurde”, sostenute per acquistare macchinari costosissimi e necessari solo ad essere in regola, quindi ma mai usati(!!), dopo un anno di attività segnato direi da un segno positivo (almeno così dicono i commenti e i conti) sono a chiedermi se non convenga vendere tutto e riaprire all’estero. Non sono il tipo da voler mollare tutto e aprire una pousada in spiaggia e vivere di poco in ciabatte, schiavizzando qualche locale sdraiato sulla amaca; al contrario vorrei lavorare come e quanto lavoro qui, se necessario anche di più, ma con una prospettiva seria per il futuro. In realtà prima di aprire, avevo pensato all’opportunità del trasferimento, ma per vari motivi – ovviamente non ultimo quello di lasciare le radici a 40 anni – lasciai perdere, rimanendo in questo paese senza futuro. Sono incazzato nero (scusate il termine) perché amo questo paese che è sicuramente tra i più belli del mondo, pieno di arte, cibo, paesaggi e città mozzafiato e tanto altro, tutto lasciato andare in rovina. Questo è un paese che potrebbe essere tra i più ricchi (non solo economicamente) del pianeta, se solo avessimo il metodo di tanti altri che hanno molto meno da offrire ma che nonostante tutto, viaggiano a gonfie vele; almeno a vedere da qui. La mia personale percezione è che siamo su un binario morto, in discesa e su un treno senza freni. Nonostante questo c’è ancora gente che vuole fare. Ma a quale condizione? E soprattutto con quale prospettiva? Tempi e metodi di gestione delle pratiche sono allucinanti, gli affitti sono davvero quasi come quelli di Manhattan (!), la crisi incalza e per chi è nella situazione (da un certo punto di vista buona) di non riuscire più a fare da solo, perché l’attività funziona e inizia ad avere bisogno di dipendenti, ci si scontra immediatamente nei costi del personale che sono palesemente fuori dal mondo. Per non parlare della pressione fiscale che è la più alta al mondo e degli studi di settore: essere congrui e coerenti oggi è il “nuovo” incubo per chi vuole mantenere una attività. Questa è l’italia che si prospetta per chi decide di rimanere ed aprire procedendo in maniera onesta. Sapete quante volte mi è stato consigliato di fregarmene di certe regole e fare “all’italiana”? In realtà a volte senza fare “all’italiana” si chiude. E se uno non riesce a fregarsene? Assurdo!!!
    Una volta mi dissero se riesci a NYC riesci nel mondo.
    Oggi mi sento di dire che se riesci in Italia (onestamente) riesci nel mondo.

    Fabio.

    • Ciao Fabio,

      non hai idea di quanto capisca le tue parole. Le ho provate sulla mia pelle lavorando e gestendo il colorificio dei miei genitori per parecchi anni. Loro hanno aperto quasi 30 anni fa il negozio e ultimamente non riescono più ad andare avanti. Sono strozzati dalla burocrazia, come dici tu, dagli studi di settore, dall’ossessione di riuscire ad essere congrui e coerenti…

      Fanno parte anche loro della fascia di persone che cercano di distinguersi con l’onestà ma alla fine mia madre dice sempre: ha pagato? No, non ha pagato perchè se quest’anno chiudiamo in perdita e per pagare i fornitori non riusciamo a vivere, che senso ha?

      E’ l’Italia dei furbi, se sei onesto non ripaga alla fine, ormai è chiaro. Ma loro non ci stanno e continuano ad operare in maniera onesta ma ormai siamo alla frutta…Ormai è la guerra tra i poveri dove il tuo vicino di casa chiama la finanza perchè vede in te che sei sempre stato onesto, un potenziale evasore che non fa lo scontrino oppure crede che perchè sei titolare d’azienda tu viva nell’oro.

      Non ho parole per descrivere l’amarezza che provo per la situazione italiana…Non ne ho più e da qua mi preoccupo ogni giorno per i miei cari, perchè vedo il mio paese che, come dicevo in qualche post fa, potrebbe vivere solo di turismo perchè qui la gente si illumina quando parli dell’Italia…è il sogno di tutti, una delle mete più belle al mondo…e invece la stiamo facendo andare in rovina, stiamo distruggendo tutto, ci stiamo annientando a vicenda, guerra tra i poveri come dicevo..e alla fine chi si arricchisce sono sempre i soliti…

      Ok, la smetto, sto sfondando una porta aperta, scusatemi dello sfogo.

      Fabio, credimi, non sei solo in tutto questo, un sacco di persone che ci scrivono sono nella tua stessa situazione, non siamo soli ma cmq io mi sento impotente davanti a questo nulla sempre più inesorabile…ed è per questo che alla fine ho scelto il Canada, per non soccombere perchè ero stufa..ma la nostalgia di casa c’è sempre…!

      Un grande abbraccio, grazie mille per le tue parole!

      Jle

    • Ciao Fabio,
      mi ritrovo anche io in quel chedici per 2 motivi:

      – ho un centro estetico in Italia che ora sta gestendo mia madre poichè io ero troppo onesto per sopravvivere con quel lavoro, dovendo pagare stipendi alle dipendenti, tasse, bollette e quant’altro. Allora mia madre pensionata si è sacrificata per permettermi di trovarmi altro e poter avere una rendita… visto che con il negozio non ci si riusciva.

      – la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’assunzione senza alcun diritto della figlia di un consigliere comunale del comune di Chieti come vigile urbano. Io sono ancora in graduatoria, in attesa di esser chiamato avendo io svolto regolare concorso pubblico nel dicembre del 2011, cosa che la signorina, ormai assunta a tempo indeterminato, ha effettuato presso un’altra località (comune di Rosello e Roio del Sangro che si trovano a 100 km da Cheiti) e con un escamotage è stata riavvicinata nel comune di residenza (illegalmente essendoci una graduatoria in corso per il posto che lei ha ricoperto a Chieti) e dove il padre spadroneggia senza alcun timore poichè anche l’opposizione (PD e tutti gli altri che fanno finta di essere di sinistra) è complice di tale magagna avendone loro fatte in passato anche di più. Questa è l’Italia.

      Caro Fabio anche io ero incazzato come te… da quando sto qui ho riacquistato il sorriso perchè so di poter vivere onestamente e di poter contare solo su me stesso.
      Per la questione lavorativa, qui in Canada non ti ci vedo ad aprire una piadineria, semplicemente perchè per ottenere un visto da imprenditore i paletti sono troppo alti… magari lo puoi valutare dopo che hai già il Permanent Resident. A livello commerciale non la vedrei bene semplicemente perchè entri in un mercato saturo di fast food, e la piadineria come è intesa in Italia della serie “sono le 3 di notte, mi sono fatto 300 canne ed ho la fame chimica, dove vado a mangiare?” qua non esiste. Semplicemente perchè gli orari notturni qui sono diversi e la serata già a mezzanotte e bella che finita. Il discorso canne e fame chimica potebbe aiutarti, ma detta seriamente qui il mercato è saturo di fast food… saresti uno tra tanti ad offrire qualcosa di particolare. Quà è tutto particolare, dal Greco, al Cinese, dal Sushi, al Taco. Saresti uno tra tanti, e i paletti all’ingresso sarebbero altissimi perchè qui con 10 euro ci mangi mezzo pollo con patatine da Nando’s, quanto faresti pagare una piadina fatta con prodotti italiani (che qui pagheresti di più rispetto all’Italia tipo lo stracchino, il prosciutto crudo e cotto, i salami, etc)?
      Io invece se fossi nei tuoi panni vedrei bene un paese come il Brasile, magari non sulla spiaggia di Copa Cabana, ma una piadineria in città come San Paolo e Rio de Janeiro ce la vedo di più che a Vancouver o nel resto del nord america.
      Saluti.

    • Ciao a tutti, la differenza tra i nostri genitori/nonni e noi è che loro, lavorando duro hanno avuto la possibilità concreta di costruire – nel loro paese e in maniera onesta, una attività, una casa una famiglia. E per i più bravi magari ci sono state anche possibilità maggiori – ad esempio un mio zio partendo come semplice operaio con gli anni è riuscito a realizzare il suo sogno aprendo un’azienda che col tempo si è affermata nel suo settore. Oggi ci sarebbe riuscito? Francamente penso di no o comunque avrebbe dovuto faticare contro chissà quanti mulini a vento; c’è un libro uscito da poco e “carino” che delinea la situazione in maniera chiara in cui si prende ad esempio i due Steve della Apple: cosa sarebbe successo se fossero nati a Napoli (ma sono sicuro varrebbe in tutta italia o quasi) e avessero provato a realizzare il loro sogno se fossero partiti in un garage qui piuttosto che in California? Semplice oggi non ci sarebbe l’Apple. Perché come dicono nel libro, è vero che bisogna essere folli e affamati, ma se nasci nel posto sbagliato rimani solo un folle affamato.
      Per quanto riguarda poi le ingiustizie di assunzioni con “corsie preferenziali” so bene di cosa si parla, ma tanto questo ”ingranaggio Italia” così com’è oliato e collaudato non si può fermare. A meno che non si arrivi a non avere più niente nel frigo. Non so se augurarmelo!
      Partire…….a prescindere dal dove e dal cosa fare (che di certo sono scelte di basilare importanza) mi rendo conto che il desiderio di andare a vivere all’estero è scambiato – almeno nel mio caso – con il voler fuggire dall’italia. Ecco è questa la sensazione che mi fa arrabbiare e che mi intristisce da morire: non scegliere l’estero per apertura mentale, per l’amore di nuove terre, culture o per un sogno diverso, ma per odio nei confronti del proprio paese, per astio totale nei confronti degli italiani disonesti e del loro sistema che ormai governa incontrastato. Fuggire a gambe levate prima di soccombere. Lo so potrebbe suonare come una scusa a non andare via….ma mi piacerebbe scegliere con serenità di vivere all’estero, e non che fosse l’ultima soluzione intelligente prima di “accettare” il “sistema italia”.
      Grazie anche per l’info/consiglio sull’idea di aprire una piadineria in Canada. Come scrivevo nell’altro post dato che 2 anni fa avevo già vagliato l’idea di aprire all’estero, studiando un pò il prodotto piadina, mi ero reso conto che in certi paesi tipo in Spagna o in quelli di derivanza Spagnola (alle Canarie ad esempio le piadinerie aprono e chiudono nel giro di qualche anno…) le piade non funzionano molto bene, perchè probabilmente vanno in contrasto con prodotti simili ma molto meno costosi (come dici giustamente anche tu importare formaggi, strutto e salumi di qualità renderebbe il prodotto ovviamente poco concorrenziale). Questo vale credo anche per città come NYC o SF infatti sono solo 2/3 le piadinerie da quelle parti. La mia idea era comunque di proporre piatti comunque emiliani. Ho già in mente delle cose che inizierò a provare intanto nella mia piadineria da Settembre…non si sa mai! 

  • Mi ha fatto piacere finire in uno dei vostri post e ancora più piacere vedere quanta gente c’è che ragione come me e non, per citare il commento qui sopra, “all’italiana”.
    Giusto per continuare a citare, ecco una frase dal telefilm Heroes:
    “Quando interviene un cambiamento, alcune specie sentono il bisogno di migrare. Si chiama Zugunruhe, il richiamo dell’anima verso un luogo remoto, inseguendo un odore nel vento, una stella nel cielo. L’ancestrale messaggio induce i simili a spiccare il volo e a radunarsi. Soltanto allora potranno sperare di sopravvivere alla crudele stagione incombente.”

    • Qui non c’è il tasto “mi piace” per cui te lo scrivo: mi piace la citazione!

  • Andrea

    molto interessante il pezzo riguardante le offerte di lavoro…E’ vero che se nn sei in Canada difficilmente ti prendono in considerazione però è anche vero che li, il tuo curriculum vale molto, rispetto a quanto vale in Italia.
    Per quanto riguarda l’appartamente, Diego, mi sento di dire che gli affitti sono più bassi delle nostre grandi città. Io che vivevo a Roma ti posso dire che pagavo 950 euro senza spese incluse (cosa che in Italia nn esiste ormai, visto l’alto costo della luce e del gas) in un appartamente di una camera, con una grandezza complessiva di 40 mt quadrati. Vero che aveva un balcone enorme, ma non era neanche in una zona vicina alle zone centrali, visto che stavo sulla Portuense a circa 25 minuti di autobus (quando passa) dal centro. Invece vedendo gli annunci su craiglist ho notato che ce ne sono per tutti i gusti e cmq a prezzi molto più contenuti che le nostre grandi città

  • Anonymous

    So già che questo post è un po OT (ma ricollegandomi al discordo 100.000 visite neanche troppo) mi rivolgo a Diego: esiste questo sito: http://adf.ly/rates.php
    come puoi vedere inserendo un banner nella pagina a noi basterebbe cliccarlo per farvi una donazione, e visto il gran numero di visite si prospettano “good money!” l’inglese lo conosci meglio di me, ma da quanto ho capito dovrebbero essere 2.66$ ogni 1000 click.
    spero di esser stato d’aiuto. Un saluto dall’Italia
    Alessandro.

  • Ciao Ragazzi! Mi dispiace di non esser riuscito a venire al raduno…visto che si parla di canadesi con poca voglia di lavorare, quella sera ero al lavoro a coprire il turno di un canadese che è stato licenziato dopo l’ennesimo richiamo…proprio perchè ha voglia di fare “zero”… ma al prossimo raduno cercherò di esserci sicuramente!!!

  • laura

    Ciao volevo ringraziarvi,con questo blog ci state aiutando tantissimo,riusciamo così ad avere informazioni interessantissime e poi devo ringraziarvi in modo speciale per il link per craiglist…mi ha fatto tornare la speranza, ho trovato tante di quelle richieste di lavoro nel mio settore da sentirmi male!
    trovarne almeno una qui in italia, invece in Canada questa è una cosa fattibile!so che non sarà tutto rose e fiori,ma una certa speranza poi di miglioramente e di lavorare per quello che hai studiato c’è, anche se all’inizio bisognerà accontentarsi di qualsiasi cosa!
    grazie ragazzi!

  • Finalmente tocca anche a me, il 9 Agosto arriverò a Vancouver, perciò tenetemi presente per il prossimo raduno!!!
    Chiara

  • ciao jle ciao diego,,,ciao a tutti ragazzi….leggervi, ritrovarvi è sempre un piacere….ci fate andare avanti, aiutandoci nei nostri sogni canadesi, col giusto ottimismo senza mai illudere…come giusto che sia….. putroppo chi vuole andare avanti x migliorare la propria vita pensa di andar via come noi…lasciando poco alle proprie spalle se non amarezza e frustazione…
    cmq speriamo di leggervi presto ma sopratutto di incontrarvi prestissimo …un abbraccio grandissimo
    corrado e rosaria

  • Grazie Jle… grazie ancora.

  • Sono il Davide del post, sono tornato preventivamente dal mio interrail lasciando tre amici in giro per l’Europa perchè a Bruxelles un tipo mi ha strappato dalle mani il cellulare e un altro lo zaino e sono fuggiti, nello zaino c’era il mio portafoglio con il passaporto e nello zaino la carta d’identità messa li pochi minuti prima del furto quando l’ho sempre tenuta separata dal resto delle “carte”. Il consolato italiano mi ha rispedito a casa (con spese di viaggio a mio carico, ovviamente) perchè a quanto pare non esiste nessuna carta rilasciabile in poche ore che attesti che io sia me stesso e che mi permetta di continuare il viaggio. Il passaporto si può fare ma serve almeno una settimana a detta della tipa, boh, mi sembra tutto cosi troppo assurdo perchè per colpa di un derelitto della società ho buttato altri 6-7 giorni da passare con i miei migliori amici perchè le cose basilari non si sanno fare.

    • Che rabbia Davide! Mi dispiace molto!
      Da queste parti la gente invece lascia le auto aperte, le canoe e le barchette sulla spiaggia, sembra che i maleintenzionati non esistano!

    • Che bellezza le canoe, credo che me ne comprerò una li perchè qui la uso spesso e volentieri e questi giorni ad Amsterdam mi è venuta una voglia gigantesca di ripercorrere i vari canali con una barchetta piccina!

    • A me piacerebbe imparare. La settimana scorsa ho provato con una piccola barca a remi, ma non andavo da nessuna parte! ^^;;;

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