Ciao a tutti!
Skyline donwtown Vancouver |
Come dicevo sul nostro brand new gruppo Facebook (e tanto per fare un po’ di pubblicità ecco qui il link: https://www.facebook.com/DiarioDaVancouver, mi raccomando, metteteci un like, anzi condividete! ^_^ ), sembra che finalmente sia arrivata l’estate (o meglio “kind of summer”) anche qui nella famosa Raincouver!
Sembra che ormai si possa lasciare nell’armadio la giacca e, anche per me che sono parecchio freddolosa, è arrivato il tanto atteso momento di indossare canottiere e gonnelline (senza calze eh!).
Le temperature si aggirano intorno ai 24-25 gradi di massima e ovviamente il sole splende su un cielo super azzurro!
Vancouver diventa davvero splendida così, senza contare che qui il verde dei prati e degli alberi è davvero VERDE, non avendo problemi di siccità…e c’è pure da dire che appena esce il sole tutti si premurano di innaffiare piante e piantine in modo da tenerle sempre super rigogliose e verdi.
Certo, qui non devono preoccuparsi di dare un nome al caldo, non si sentirà mai parlare di Scipione l’Africano o di Minosse perchè siamo (purtroppo) ben lungi dal super caldone che sta investendo l’Italia in questo periodo ma nonostante tutto, per i miei standard 25 gradi possono andare quasi bene 😉
La vita a Vancouver procede bene, al ristorante dove lavoro è arrivato il periodo più “slow”, quello estivo, ma non mi lamento, così ho tempo di godermi il caldo, il sole e di imparare a giocare a tennis.
Downtown Vancouver |
Se qualcuno di voi fosse appassionato di questo sport, ne approfitto per dirvi che, a differenza dell’Italia dove è considerato uno sport costoso, qui basta una racchetta e qualche pallina e il “gioco è fatto” (LOL, il gioco di parole :P).
Non serve pagare clubs o campi da tennis, in giro per Vancouver è pieno di campi totalmente free, basta armarsi di materie prime (che potete trovare anche a basso prezzo sulla Craigslist) e that’s it!
Quindi, alla luce di questo, mi sono messa a “giocare” a tennis 😉
Diego invece dal canto suo, non contento di giocare a calcio nella summer/winter season, da qualche settimana è anche diventato allenatore di calcio a ragazzi di U17.
E’ parecchio divertente perchè la prima volta che è tornato a casa dopo l’allenamento, mi ha raccontato la differenza abissale tra il livello dei ragazzi qui e in Italia.
In pratica i 17enni canadesi giocano come i 12enni italiani! …ma nel paese dell’hockey e del football penso sia decisamente normale! 🙂
Central Park – Patterson – Burnaby |
Dimenticavo di dirvi: vi scrivo dagli uffici della Translink al 12esimo piano di un grattacielo in Downtown.
Ovviamente non sono armata di pc e per ora sono tornata al classico vecchio sistema della carta & penna dato che sarei stata troppo lenta se avessi dovuto usare il mio htc. Stasera provvederò a copiare tutto sul pc e postare (= ora :D).
Sicuramente vi starete chiedendo cosa ci faccio qui. E’ semplice: ho finito lavoro e ho raggiunto Diego nel suo “ufficio in prestito”. Avendo fatto il sito per la Canada Line (la linea di Skytrain che va da Waterfront/downtown Vancouver all’aeroporto/Richmond –> http://www.thecanadaline.com/index.tsp), uno degli accordi prevedeva che i dipendenti dell’azienda per la quale lavora, potessero usufruire degli uffici della inTransitBC e quindi, eccomi qui!
[…che poi, detta tra noi (collegandomi al discorso caldo), qua appena esce un po’ di caldo son tutti ad attaccare condizionatori a manetta e quindi io che sono in canottiera sto congelando…]
Siccome non mi capita spesso di aggirarmi per i grattacieli di Vancouver, rimando ogni volta stupita della velocità degli ascensori…Senza contare che quando entri nella hall del palazzo ne hai ben 4 ad attenderti (e questo nel caso specifico di questo grattacielo). Probabilmente l’avevo già scritto in precedenza ma ti sparano sù ad una velocità pazzesca, tanto che mi fa quasi il vuoto allo stomaco. Non mi sono ancora ricordata di cronometrare, appena me lo ricordo lo faccio 😀
Bene, dopo questi paragrafi pour parler più “relax” sull’aggiornamento della nostra vita vancouverese, in questi giorni ho avuto modo di uscire con qualche ragazza italiana, di conoscere e capire meglio le vostre storie che mi scrivete via mail e quindi di fare qualche considerazione.
Siamo tutti d’accordo che cambiare vita non è facile, che ci vuole una certa qual dose di coraggio ma che, complice la situazione che l’Italia sta passando, molti sono sempre più tentati di fare armi e bagagli e di partire verso l’ignoto in cerca di fortuna.
Grazie ad Internet ormai non si parla più di “ignoto” nel senso più ampio del termine ma semplicemente di un qualcosa di diverso a quello cui siamo abituati, un cambio di vita, quel bisogno di novità, cambiamento e speranza che in Italia non si riesce più a sentire: l’aria stantia che si respira è un qualcosa che ormai è diventato intollerabile, soffocante. Si arriva ad un punto tale di saturazione che si aspetta, si brama la data di partenza, di evasione, e si contano i giorni sul calendario, una sorta di countdown verso la libertà (la sottoscritta lo faceva…).
Non c’è nulla di sbagliato in tutto questo, credetemi, capisco benissimo la sensazione, ma a distanza di più di un anno ormai da quell’ultima crocetta sul calendario che segnava la mia partenza, sento di dirvi alcune cose.
Ormai sarete stufi di leggere le mie parole sull’importanza di informarsi prima di partire, di studiare l’inglese, etc, etc, ma oltre a questo voglio aggiungere un’altra cosa: e se, una volta arrivati a Vancouver scoprite che la città non fa per voi? Se non vi piacesse?
Quello che voglio dire è che leggo più di qualche mail di persone superstufe (vi capisco!) che non vedono l’ora di andarsene, e che vorrebbero che l’Italia affondasse (ok, la sto facendo tragica ora XD) e che se potessero mollerebbero tutto e partirebbero domani e credetemi, tutto questo ci sta eccome, ma vi siete mai fermati 10 secondi e avete preso in considerazione l’idea che Vancouver potrebbe non piacervi?
L’entusiasmo ci sta, la voglia di cambiamento anche, ci mancherebbe, ma quello che voglio dirvi è di non partire con l’idea che qui troverete il paradiso in terra, che avrete la fila di datori di lavoro sotto casa etc etc..
Potrebbe essere che arriverete qui, vi troverete super bene (e sicuramente per molti di voi sarà così e ve lo auguro!) e poi, chissene dell’Italia, per la serie “se l’avessi fatto prima!!”
Ho conosciuto più di qualcuno che invece, arrivato qui, senza l’Italia non ci poteva proprio stare!
Erano partiti con l’idea di non tornare più e invece sono tornati eccome, e anche più felici di prima perchè l’esperienza in terra canadese li ha aiutati a capire che, nonostante tutto, l’Italia è proprio il posto perfetto e che la nostalgia era troppa! ^_^
Non sto assolutamente giudicando, ci mancherebbe, ognuno fa le sue scelte in base alla propria esperienza e alle proprie aspettative, io sto solo cercando di mettervi di fronte a più scenari che potrebbero porvisi davanti, in modo da “prepararvi a tutto”, per quanto possibile.
Cambiare vita è un passo grande, non sempre le cose che ci siamo immaginati sfogliando le guide turistiche e guardando immagini su Google rispecchiano la verità; è normale farci delle aspettative specialmente se non siamo mai stati prima in un luogo e speriamo che vada bene al primo colpo. Non si tratta di viverla da turisti dove tutto è bello e se qualcosa non ci piace tanto torneremo a casa di lì a 7, 10 giorni…
Concludo questo argomento un po’ spinoso ricordandovi che comunque andrà la vostra esperienza sarà un successo! Questo è indubbio perché un’esperienza del genere vi aprirà la mente, vi metterà alla prova e vi farà incontrare e “scontrare” con realtà totalmente diverse, con un ambiente totalmente diverso dove ci sarà solo da guadagnarci! Sia che torniate, che viaggiate ancora, che vi stabiliate per sempre qui, sarà un’esperienza fantastica che cambierà il vostro modo di vedere le cose! Se deciderete che nonostante tutto senza l’Italia non potete stare perché il Canada vi avrà fatto apprezzare ancora di più le piccole grandi cose che avevate, non vivetela come un fallimento, perché nulla succede per caso, a mio avviso, e tornate a casa con un bagaglio di esperienza che vi sarà sicuramente utile!
In bocca al lupo a tutti ragazzi, affrontate le decisioni a testa alta e con coraggio, qualsiasi esse siano, nella vita non bisogna mai lasciare nulla di intentato, vivete sempre al 200% e la vita non potrà fare altro che portarvi qualcosa di buono, ne sono certa! (e qua vengono in mente le parole un po’ sbiascicate di un improbabile ragionier Fantozzi che ripete le parole di de Medici, cercando di far colpo sulla signorina Silvani: -Chi vuol esser lieto sia che del doman non v’è certezza!- by Diego)
Un grande abbraccio di incoraggiamento a tutti, a chi parte e a chi resta, a presto!
Jle from Sunnycouver (FINALMENTE!!!)