Ciao a tutti!! ^___^
Eccomi qui a raccontarvi un’altra esperienza mescolata a varie ed eventuali in quel di Vancouver 🙂
Nell’attesa che Diego vi racconti come abbiamo passato il nostro primo Thanksgiving Day canadese, io vi racconto quello che ho fatto oggi!
Al solito sono andata al ristorante dalle 11am alle 3pm circa; Jovan, che aveva la giornata libera (anche se in verità è a casa da sabato a causa del week-end lungo; super lungo nel suo caso!), mi è venuto a prendere e abbiamo deciso di andare a North Vancouver visto che lui non ci era mai stato col seabus e visto anche che abbiamo entrambi l’abbonamento ai mezzi pubblici.
Insomma, bisogna far fruttare i 110 dollari spesi in abbonamento (che non sono pochi), dite?
La giornata non pareva delle migliori, ma come vi raccontavo già nel post precedente, qui non si può mai sapere! Io, a scanso di equivoci, mi ero ben attrezzata con scarpe da ginnastica (più cambio per non rimanere eventualmente con i piedi bagnati al lavoro), ombrello e giacca a vento, più metodo di vestimento “a cipolla” che includeva maniche corte sotto uno strato di maglie.
Lynn Canyon Park |
Effettivamente siamo stati fortunati perchè la giornata si è votata al meglio e proprio quando ho finito di lavorare è uscito un bel sole alternato a qualche nuvolotta grigia, ma nel complesso, visto che siamo a Vancouver, direi che era più di quello che potessi sperare!
Waterfront, seabus e, una volta sbarcati a North Vancouver, abbiamo preso il bus 229 a Lonsdale Quay che, in circa 40 minuti e inerpicandosi su salite dal 20% di pendenza (per la serie: “Porca vacca, ora ci tocca scendere e spingere su l’autobus che non ce la fa…e siamo anche in 4 gatti a bordo…”) ci ha mollati a 5 minuti a piedi dall’ingresso del Lynn Canyon Park.
Il ponte sospeso |
Io sul ponte |
Il parco è il regno incontrastato della natura, l’uomo ci ha solo aggiunto qualche passerella in legno, qualche cestino dei rifiuti dal color “foresta” e un ponte sospeso a 50mt d’altezza che passa sopra al canyon di cui il parco prende il nome ma, per il resto è tutto assolutamente natura selvaggia! Qua gli alberi che cadono, che si spezzano, etc, vengono lasciati dove sono (ricordate le foto della Wrech Beach, quella dove io mi trovo sotto ad un tronco enorme che passa esattamente sopra al sentiero?) e il rumore dell’acqua che scorre e il profumo di muschio misto all’umidità, fanno di questo parco una tappa fondamentale da visitare e un posto davvero tranquillo!
Ovviamente devo sottolineare l’attrazione del parco: gli orsi Grizzly che possono assalirti da dietro gli alberi! Scherzo! Sto parlando del ponte sospeso retto da dei cavi d’acciaio, tutto un tremore e una traballio e la sensazione di “mo’ si stacca e cadiamo nel torrente furioso sottostante”, ma io, non soffrendo di vertigini e visto anche che non c’era praticamente nessuno, mi sono messa a saltellare sul ponte in modo che questo oscillasse in maniera “simpatica” 😀 altro che Grizzly, quelli ci facevano un baffo! 😀
In verità, mi sono chiesta più volte se mai qualche turista o semplicemente il signore simpatico col cane che si vuole fare due passi in mezzo alla natura selvaggia, avesse mai fatto l’esperienza di incontrare un orso in questo parco, ma non ho voluto soffermarmi molto su questa domanda… Se non altro perchè i tronchi erano sì grossi, ma penso che un orso non sia in grado di mimetizzarsi lì dietro e farti “bu-bu-settete” mentre ci passi tu in fianco 😀 ..scherzi a parte, essendo zona discretamente frequentata probabilmente i Grizzly si tengono alla larga…o forse potrebbe essere il loro supermercato personale… Who knows… O___O
Jle |
Anyways, una volta superato incolumi il ponte abbiamo preso un sentiero che ci ha portati alle Twins Falls, le cascate gemelle, in 20 minuti di cammino in mezzo al bosco. Le poche persone che abbiamo incontrato erano autoctoni che facevano allenamento di corsa su e giù per i sentierini umidi e scivolosi con uno o due cani al seguito.
Devo sottolineare che, nonostante sia una meta turistica, il sentiero era pulito, c’erano le indicazioni per recarsi da un posto all’altro e, all’ingresso del parco c’erano un bar e i bagni pubblici 🙂
Io e Jovan |
Una cosa che mi ha colpito è stato quando, ripercorrendo il ponte per uscire dal parco, abbiamo incontrato 3 ragazzi che ci hanno detto che in questo torrente muoiono circa 3 o 4 persone all’anno ma non abbiamo indagato se per morti accidentali o per suicidi… A testimonianza di questo fatto c’era una pietra sulla quale era stata incastonata una targa commemorativa di una ragazza che era morta accidentalmente a 19 anni prendendo il sole lungo il torrente 🙁
Il parco |
Una cosa che merita davvero è prendere il seabus da North Vancouver a Vancouver all’imbrunire: la vista che si gode delle luci di questa città moderna, dei suoi grattacieli e del Canada Place (il posto sull’acqua con le vele bianche) che si specchiano nell’acqua col cielo che assume sfumature dal rosso al blu scuro è molto suggestivo!
L’ultima cosa che voglio dirvi è che questa mattina, mentre andavo al lavoro, stavo leggevo il giornale e un articolo mi ha decisamente colpito: dicono che l’inverno che sta per arrivare qui a Vancouver si prospetta come il più rigido degli ultimi 20 anni con correnti gelide che scenderanno dall’Alaska….Non male eh? …considerando che in Italia l’estate è durata parecchio con 30 gradi fino ad ottobre proprio l’anno in cui io non ci sono, e ora questo..bè..che gnulo direi! 😛
…saranno contenti i molti australiani che vengono qui (a Whistler) per fare la stagione invernale per avere i pass gratuiti per sciare…
cascata |
Per me la neve può anche cadere qui a Vancouver, basta che sia solamente nei giorni in cui non devo andare a lavorare! 🙂
Per ora vi saluto calorosamente, voglio rinnovare il mio “mi mancate tanto!!” ai miei genitori e ai miei amici, e soprattutto che non vedo l’ora di avere i miei qui: Vancouver sa essere davvero una bellissima città immersa nella natura e che consiglio a tutti di visitare almeno una volta nella vita! 🙂
A presto, un abbraccio,
Jle
P.s. Questa volta ho davvero riempito di foto, LOL! ^__^”