Ciao a tutti, è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo postato qualcosa, ma ultimamente non sono successe troppe cose quindi in questo post non possiamo far altro che aggiornarvi brevemente su come ce la stiamo passando qui.
Innanzitutto parliamo del tempo! Sembrava fosse iniziato l’autunno e la stagione dei “monsoni” Vancouveresi, invece, a sorpresa, dopo solo 3 giorni di pioggia, oggi (e anche ieri) ecco che ha fatto di nuovo capolino il sole!
Certo, le temperature non sono più quelle di un mese fa, ma si può azzardare a stare in maniche corte se si è al sole! Inutile dire che qua c’è ancora gente che gira in infradito e pantaloncini corti, ma con la pioggia molti hanno tirato fuori dagli armadi i loro stivali, (di tutti i tipi oltretutto), di gomma, pelosi, stile moon boots o eleganti e via, a sfidare le intemperie! ..e vi dirò, stavo giusto aspettando di vedere come si sarebbero comportati gli autoctoni con le giornate uggiose e ovviamente, sono attrezzati!
Un piccolo appunto che voglio fare riguardo al tempo, è che qua può capitare di svegliarsi la mattina con un cielo grigio, pioggerellina fitta e vento e poi, magari verso il primo pomeriggio, tornare a casa con un bel sole e sprazzi di azzurro in cielo, per poi tornare ad riannuvolarsi verso sera e piovere di nuovo!
Il mio collega nonchè amico Omar ieri mi ha detto: sai, qui le previsioni a lungo termine non esistono, o meglio, non bisogna mai farci affidamento: le uniche previsioni che possono essere certe sono quelle che durano per le successive 5 ore; in aeroporto fanno così!
…come dargli torto!!
Cambiando argomento, volevo parlarvi dell’unica partita di calcio che sono riuscita ad andare a vedere della squadra di Diego, perchè quella di sabato scorso non ho potuto seguirla in quanto dovevo andare al lavoro e la prossima (che sarà domenica questa) purtroppo avrò un party di 75 persone e sarò nuovamente bloccata in ristorante.
La partita si è tenuta a North Vancouver (sì, in mezzo ai Grizzly XD) e per arrivarci ho fatto un’ora e mezza tra skytrain e autobus. Questa volta non ho preso il seabus ma sono andata a North Vancouver via terra in quanto il bus mi avrebbe portata più vicino al campo (ci sono 3 modi per raggiungerla: due ponti o via mare col seabus).
Appena arrivata c’erano due squadre femminili che si stavano affrontando su un campo sintetico di calcio mentre Diego e la sua squadra si stavano riscaldando.
Inutile ripetervi che qua il calcio è considerato uno sport femminile…
La partita è durata i classici 90 minuti anche se il break tra primo e secondo tempo è durato meno di 15 minuti, ma fa nulla, anzi meglio per chi sta a guardare; la differenza sostanziale, apparte ovviamente la qualità del calcio giocato che non è nemmeno lontanamente paragonabile al vero calcio che si gioca in Italia e che mi manca tantissimo (e non parlo solo del campionato di serie A …[Siigh, l’Udinese!!!], ma anche della squadra dove giocava Diego), è che non c’è nessuna recinzione intorno al campo, io mi sono tranquillamente seduta in panca con le riserve a bordo campo, mentre intorno bambini correvano col pallone tra le gambe e una signora faceva giri del perimetro col monopattino…Insomma, qui il calcio non conta davvero una cippola!
E niente a che vedere ovviamente con l’hockey per i quali tutti stravedono: qui questo è il vero gioco maschio, il vero sport nazionale, lo sport al quale è doveroso iniziare i propri figli fin da piccoli portandoli alle partite!
Ok ok, scusate ma si nota il sarcasmo col quale ho scritto la frase precedente 😉 …semplicemente l’hockey non mi piace e mi rifiuto di tifare per una squadra come i Canucks solo perchè non ho altre alternative qui e poi, sinceramente, lo considero uno sport davvero violento….ma sono certa che qualcuno mi dirà che anche il calcio, a modo suo è violento etc etc, e ok, è vero, ma a mio avviso sempre meno dell’hockey!
Vancouver Canucks |
Sabato sera ero al lavoro e quella stessa sera non ricordo bene a che ora, si sarebbe tenuta un’amichevole di hockey, Canucks contro una squadra della California (e anche qui mi sono chiesta: com’è possibile che in California abbiano una squadra di hockey SU GHIACCIO?!?!?…ma vabbè, non poniamoci domande scomode…Ah… ICanucks hanno PERSO…qua, che teoricamente dovremmo avere molto più ghiaccio che in California e quindi essere decisamente più bravi…ma ripeto, non poniamoci domande và! XD).
Ad un certo punto entra un papà biondissimo con un bambino se possibile, ancora più biondo, sui 7-8 anni, con degli occhi azzurri azzurri azzurri..Insomma un angioletto di bambino e, come il padre, aveva dei modi squisiti, tutto un “thank you qui e un thank you lì” ogni volta che gli portavo qualcosa.
Erano bardati dalla testa ai piedi con magliette dei Canucks ed era palese che dopo cena sarebbero andati alla partita (lo stadio è a 5 minuti a piedi dal mio ristorante). Insomma, vi ho raccontato questo perchè non mi vedevo proprio questo innocentissimo bambino che era decisamente il simbolo della purezza, accompagnato da un papà altrettanto gentile andare a vedere uno sport dove i giocatori si spintonano sulle recinzioni di plastica trasparente e dove tirano mazzate ad un tondino che scivola sul ghiaccio e qualche volta anche ai giocatori stessi…Ok che sono protetti ma la violenza rimane…
Vaaabbè…qua sto davvero imparando a non pormi troppe domande e ad accettare le cose per così come sono, come il fatto di mettere il parmiggiano sul pesce………
St. Louis Cardinals |
…però se c’era una squadra di baseball, a quest’ora avevo già sicuramente comprato almeno una maglietta e mi sarei appassionata alle loro partite, anche se ormai il mio cuore è stato donato alla squadra di baseball di St. Louis, i Cardinals! Vuoi perchè il simbolo sono i cardinali, dei bellissimi uccellini rossi, vuoi perchè li ho visti giocare a più riprese, e soprattutto perchè non è uno sport violento e mi piace davvero tanto, fattostà che quando capita sfoggio la mia maglietta dei Cardinals e vado in giro così per Vancouver…visto che qua non ho scelta e soprattutto perchè ho dimenticato la sciarpa dell’Udinese a casa in Italia :(((
L’ultima cosa che voglio dirvi è che sono già passati ben 3 mesi da quando siamo arrivati qui e il tempo è davvero volato! Non so ancora se voglio passare il resto della mia vita a Vancouver (ammesso e non concesso di riuscire a rimanerci), più che altro perchè innanzitutto devo superare la prova del 9 che sarà l’inverno, non tanto per il freddo che a quanto pare è come a Udine, ma quanto per la pioggia, e poi perchè dobbiamo ancora prendere bene le misure di questa città che piano piano stiamo scoprendo. Ma per ora direi che sto bene qui e ho ancora tante cose da fare e da vivere prima di decidere il da farsi, senza contare che mi piacerebbe che i miei futuri figli non nascessero in Italia se non altro per poter dare loro una possibilità in più sotto molto punti di vista.
..ma c’è da dire che qui mi mancano molte cose, in primis la mia famiglia (alla quale penso spesso), i miei amici e poi tutte quelle piccole cose di contorno che sono sicuramente cavolate ma che effettivamente migliorano un pochino la vita (vedi anche la mia Polo che mi sarebbe davvero molto utile per andare a fare la spesa quando piove e tira vento e quando, sempre sotto la pioggia o sullo skytrain devi tornare a casa col pacco enorme di rotoli di carta igienica che ti devono bastare per almeno un mese per non dover comprarli ogni 5 giorni e che sono scomodissimi da portare e che ti scivolano sempre di mano), ma mi rendo conto che non si può avere tutto dalla vita e che per ora siamo solo all’inizio e che pian piano ci sistemeremo al meglio!
Ora Diego sta vedendo di inoltrare le domande per il work permit. Attualmente ci stiamo barcamenando tra scartoffie varie, per fortuna c’è qualcuno che ci da una mano, ma prossimamente faremo un post dove spieghiamo come ci stiamo comportando noi per aiutare chi di voi dovesse fare il nostro stesso iter ma per ora dobbiamo capire bene cosa c’è da fare e come ci dobbiamo muovere e poi saremo in grado di spiegarvelo 🙂
Un appunto devo fare su Vancouver ed è che effettivamente non è molto economica: io ero abituata a trasformare tutto in euro e, con questa cosa del cambio effettivamente molte cose sono più economiche qui che in Italia ma, come giustamente pensavo l’altro giorno, io lavoro e percepisco uno stipendio in dollari quindi devo evitare di fare la trasformazione perchè è inutile, quindi, per un rapporto stipendio percepito/costo della vita, direi che col mio lavoro al ristorante, prendo sicuramente di più che se facessi la cameriera in Italia ma è altrettanto vero che qua costa tutto di più e quindi riesco a mettere via giusto qualche centinaio di dollari al mese, togliendo le spese di affitto, della spesa e dell’abbonamento dello skytrain che sono sempre 110 dollari e, credetemi, non è poco! Ok…spero di essere riuscita a farmi capire ^__^
Interno del Queen Elizabeth Theatre di Vancouver |
Urca, stavo per dimenticarmi l’ultimissima cosa!! Stasera andremo al concerto dei Dream Theater al Queen Elizabeth Theatre (a 2 minuti a piedi da dove lavoro, in downtown). Ho scoperto il concerto per caso l’altro ieri guardando sul librone delle prenotazioni che abbiamo in ristorante e dove la mia capa appunta tutti gli eventi e al volo Jovan ha comprato i biglietti per noi 3!
Ecco, una nota super a favore di Vancouver: essendo una grande città ci sono sempre un sacco di concerti! Lunedì prossimo ad esempio ci sarà Avril Lavigne e il 25 ottobre i Foo Fighters (altro concerto che non voglio assolutamente perdermi!).
Ora vi saluto che vado a prepararmi per il concerto di questa sera! Se avete domande che non trovano risposta nel post dedicato alla Working-holiday visa o avete curiosità in merito a Vancouver, scriveteci pure, appena abbiamo tempo saremo lieti di rispondervi!
Un abbraccio a tutti, see ya soon!
Jle (& C.)